A seconda del metodo utilizzato per fissare la pietra sul gioiello, viene data una diversa denominazione. Di seguito ti illustriamo la differenza tra diversi metodi
Incassatura a griffe
E’ il tipo di incassatura più eseguito in gioielleria, in quanto è il miglior modo per fissare una pietra, facendola splendere in tutta la sua bellezza.
La griffe è un insieme di punte, che servono a fermare la pietra preziosa. Le punte delle griffe possono essere di svariate forme.
Incassatura a grani
Questa tecnica viene utilizzata per incassare pietre di contorno, molto piccole.
L’incassatura viene eseguita principalmente assestando con la fresa il gioiello in modo che la pietra si adagi perfettamente nella sua sede. E successivamente, con il bulino, viene tagliato il metallo intorno alla pietra, formando tre o quattro granette, che verranno poi assestate-chiuse a ridosso della pietra, in modo che la stessa rimarrà fissata nella sua sede dalle puntine precedentemente formate.
In gioielleria, si usano due sistemi diversi nell’incassatura delle pietre: lavorazione a notte o a giorno.
Si dice lavorazione a notte, quando il foro destinato a contenere la pietra è chiuso inferiormente ed impedisce quindi alla pietra di ricevere la luce dal basso.
L’incassatura a giorno, invece, si ha quando la pietra viene fissata in un foro aperto inferiormente. Quest’ultima è la più usata in gioielleria, perché rende la pietra non opaca, più appariscente e con maggiore luminosità.
Incassatura a Pavè
L’incassatura a pavè è un metodo analogo all’incassatura a grani. Viene utilizzato per incassare pietre molto piccole, per questo richiede un’ottima vista ma oramai si usa principalmente il microscopio e grande pazienza. Però il risultato finale è incantevole, perché le pietre risultano vicinissime tra loro e praticamente non si vedono ad occhio nudo parti di metallo tra le pietre.
Incastonatura battuta
Nell’incastonatura, la pietra viene fermata nel castone.
Per fermarla si usano due metodi diversi: a battuta, fatto con il martello ed un cesello oppure battitore meccanico, ed a puntine (riccetti) fatte con il bulino.
Il castone, è normalmente di forma circolare, mentre quando la forma viene adattata a quella della pietra (ovale, rettangolare, ecc), prende il nome di bastina.
Per incastonare la pietra, prima la si appoggia nella cavità (castone o bastina) e poi si ribatte l’orlo della bastina in modo che il metallo aderisca al bordo della pietra.
Questo tipo di lavorazione, ha però l’inconveniente di ridurre la naturale dimensione della pietra, perché una parte della pietra, sarà nascosta all’interno del castone.